JULIE MEHERETU-STADIAIII -2004- L'autrice del dipinto solitamente nelle sue opere utilizza l'astrattismo per decomporre paesaggi urbani su ampia scala.Le sfaccettature che la città ci offre nella quotidianità ,con i suoi mille volti (e figure)sono riproposte dall'artista con altrettante geometrie,colori e segni che vanno a formare una commistione di geometrie dinamiche che sembrano scivolare sulla tela,(facendo restare nel centro solo vegetazione) così come un'automobile su una strada vista da lontano.In particolare la geometria e il peso della composizione fa venire in mente il quadrante di roma delimitato dalla prenestina e via casilina che contiene la famosa raggiera di Quaroni;la zona in questione è a ridosso di uno dei UNlost territories(53-andriulli/A24);si potrebbe pensare di poter operare una sorta di operazione chirurgica:cercare di riconnettere il sistema del verde e la percezione di questo,per poterlo integrare nella città,non lasciandolo solo
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